Sta per terminare la puntata di Ballarò. Eccellente la conduzione di Floris che ci delizia da cinque anni con il suo giornalismo di qualità; irresistibile la pungente ironia di Crozza a inizio puntata;grande il solito Domenico Iannaccone nei suoi servizi. Medio-basso, invece, il livello degli ospiti. Giordano, Bersani ed Epifani da una parte; Alemanno e la Prestigiacomo dall’altra. Concentriamoci sugli ospiti di destra : passi il fascista Alemanno, uno che alle piazze (e ai suoi scontri) è abituato, e dice cose che io non condivido, però parla di politica e dice cose sensate. Rimango trasecolato ogni volta che sento parlare la Prestigiacomo : un collage di concetti triti e ritriti di frasi fatte, stereotipi messi insieme e centrifugati in un cervello poco adatto alla politica, parole sputate dopo che qualcuno le ha premuto il tasto “random” ed aver azionato la funzione “play” delle sue corde vocali. Mi domando chi l’abbia votata e, visto che la dietrologia è il vero sport nazionale, chi ci sia dietro di lei. Di sicuro, non dice nulla di interessante e mi fa rabbia sentire una nobilotta benestante come lei parlare di aiuti ai ceti più deboli. C’è un limite alla sopportazione umana, fissato dalla decenza. E poi, non la trovo nemmeno bella, come molti dicono. Fisico scarno e per nulla sensuale, sorriso e sguardo inespressivi (un comico degli anni ’60 definiva certe espressioni del viso come “la fissità tipica dell’ottuso”) fanno di lei una donna attraente almeno quanto il ministro Bindi, che però è più intelligente e simpatica.
Tuttavia, a pensarci bene, una volta l’ho trovata bella, nonostante il forte accento siculo e le odiose vocali aperte. Ma non era lei. Era la Cortellesi che le faceva la parodia. E la splendida attrice romana di fascino ne ha da vendere. In quella occasione ne diede un pò in comodato d’uso alla parlamentare forzitaliota.
Un messaggio a quelli che si dicono pronti a non votare più a sinistra e che magari alle prossime elezioni sono disposti a votare per la destra o a non votare. Occhio, state attenti. Va benissimo la critica e sicuramente bisognerebbe chiedere e avere di più da questo governo. Ma restituire il Paese ad Alemanno, alla Prestigiacomo e ai leghisti Borghezio e Calderoli non è un buon affare. Meditate, gente, meditate.