Zapping

Ogni tanto mi capita di ascoltare la fortunata trasmissione di RadioUno, che va in onda alle 19,30, intitolata “Zapping” e condotta da Aldo Forbice. E’ un programma che se lo ascolti di rado lo giudichi bene: si parla di argomenti di rilevanza nazionale e internazionale con ospiti telefonici e interventi degli ascoltatori. Quando la ascolti per qualche giorno di fila, però, scopri che gli opinionisti che intervengono telefonicamente come ospiti sono sempre gli stessi (la rotazione è tra una dozzina, rigorosamente allineati ai voleri del conduttore) tra cui un ex agit-prop, che ormai agita solo il ciuffo davanti alla fronte, con una mossa stile Raffaella Carrà, come ripreso ieri dalle telecamere del Tg Regionale davanti a una sparuta platea di una piccola sala reggina. Ma non solo. Anche gli ascoltatori che intervengono sono sempre gli stessi, tra cui il nostro conterraneo Lino Polimeni, un tale Correale da Napoli e così via. Tutti molto ossequiosi e attenti a non urtare la suscettibilità del conduttore, che quando sente qualcosa che non gli garba (specie le critiche a Berlusconi e soci) chiude bruscamente la telefonata. Insomma, un programma che nonostante l’orario di punta nella rete ammiraglia dell’informazione pubblica è ormai riservato a un pubblico di pochi intimi. L’esatto opposto di Radio Capital e il suo “Risponde Zucconi”, in cui il “diretùr” risponde a tutti, a chi la pensa come lui e a chi no e non gli risparmia critiche e acerrima ironia. Segno che non tutti i giornalisti sulla settantina sono uguali.

P.S: ieri, più acido del solito, Forbice si lamentava della scelta dei vertici della Rai, che per otto giorni hanno preferito mandare in onda le radiocronache delle partite dei campionati europei di calcio. Sacrilegio a viale Mazzini o prove tecniche di editto in vista delle grandi manovre che potrebbero portare alla nomina di dirigenti rottamatori? Non si preoccupi il “dottor Forbice”. In tal caso, infatti, potrà riunire opinionisti e ospiti da casa al parco, facendo intervenire quelli lontani via Skype. Tanto, in tutto saranno una trentina. Piccioni compresi.

7 Responses to Zapping

  1. Bossini Claudio ha detto:

    Zapping condotta da Aldo Forbice
    molto bene con ospiti di varie correnti
    ed e’ una delle migliori trasmissioni
    su Radio Uno. E chi lo critica con motivi
    che non hanno nessun valore ma solo
    perche’ non la pensano allo stesso modo
    o che dicono il contrario del vero.

  2. gianlucalbanese ha detto:

    Il signor Bossini ha tutto il diritto di difendere Forbice e il suo programma. Di sicuro, però, non può dire che il pensiero altrui non abbia alcun valore o che non sia veritiero. Altrimenti si comporta esattamente come Forbice durante Zapping

  3. Erica ha detto:

    Aldo Forbice, come tutti, ha le sue opinioni e le difende, non vedo cosa ci sia di sbagliato in questo, così come tu hai il diritto di non condividere quel che pensa.
    E’ vero che gli opinionisti sono sempre gli stessi, più o meno una dozzina, ma quello che non specifichi (e questo non è onesto intellettualmente) è che appartengono alle più disparate posizioni politiche, tanto che molto spesso tra loro discutono ponendosi su posizioni opposte. La cosa non balza all’occhio perché, a differenza di molte altre trasmissioni, qui lo scambio è pacato e i “Non sono d’accordo col tuo pensiero” non sono un inveirsi addosso, ma sono esposti razionalmente con educazione.

    Che Forbice possa non piacere per simpatia non lo discuto, ma personalmente preferisco chi, anche odioso, prende a cuore le sue battaglie e le porta avanti con coerenza, a chi è mieloso, dà un colpo al cerchio e uno alla botte, e di coerente, appassionato e ideologico ha ben poco.

    Voglio anche ricordare che lui è stato uno dei primi, non so più quanti anni fa e ben prima dei vari Travaglio & C., a raccogliere firme contro gli sprechi di denaro in politica. E difatti trovo curioso che un giornalista che non le manda mai a dire a nessuno venga silurato e rimosso dalla trasmissione che lui stesso ha creato: è forse diventato troppo scomodo, col suo continuo denunciare sprechi e porcate?

    Difendiamo Santoro perché è simpatico, e non Forbice perché spigoloso?
    E la NOSTRA coerenza dove sta???

  4. gianlucalbanese ha detto:

    Erica, dimentichi di dire (e questo non è onesto intellettualmente) che Forbice non è un semplice opinionista, ma il conduttore. E, in quanto tale, non può trattare gli ascoltatori che intervengono telefonicamente come se fossero dei poveri imbecilli nel momento in cui criticano Berlusconi e i suoi sodali o, comunque, quando esprimono un pensiero diverso dal conduttore. Ho ben chiare le iniziative di Forbice e del suo programma sui diritti civili e umanitari portate avanti principalmente nel decennio passato, prima di questa deriva filoberlusconiana del programma. Sugli opinionisti, beh. Che dire? Se la sinistra è rappresentata da uno come Sansonetti (commensale dei big di centrodestra nelle loro trasferte calabresi e, di fatto, organico ai berluscones) non credo si possa parlare di par condicio. Il punto non è la presunta antipatia di Forbice (pari, almeno, a quella di Santoro) quanto una formula che ormai ritengo stantìa, visto che, in pratica, il dialogo viene meno, specie con gli ascoltatori da casa. Molto più fresca la formula di “Risponde Zucconi” su Radio Capital, grazie alla quale tutti possono intervenire, anche quelli che non la pensano come la squadra di Capital/Elemedia/Repubblica, che sicuramente non si vedranno sbattere il telefono in faccia come fa Forbice, ma troveranno in Vittorio Zucconi un interlocutore corretto, ironico e garbato.

  5. Erica ha detto:

    No Gianluca, non avevo dimenticato di specificare che Forbice è il conduttore. Nella prima frase del tuo articolo avevi scritto:
    “Ogni tanto mi capita di ascoltare la fortunata trasmissione di RadioUno, che va in onda alle 19,30, intitolata “Zapping” e condotta da Aldo Forbice.”
    Mi pareva che “condotta da Aldo Forbice” fosse abbastanza chiaro, o per essere stimata da te come intellettualmente onesta avrei dovuto ripeterlo? 😉

    Il mio pensiero non cambia: anche un conduttore ha diritto alle sue opinioni, e non è né il primo, né l’ultimo che, di pancia (e mi ripeto: meglio uno di pancia, che uno di calcolo), si scontra con altri.
    Tu puoi non apprezzare i suoi ospiti di sinistra (e di destra, immagino agilmente), ma anche questo non cambia il fatto che loro sostengono le loro tesi, antitetiche rispetto a quelle di Forbice, con stile e senza urlacci.

    E poi, Uddio, io non capisco davvero: se a uno non piace il conduttore e manco gli ospiti, PERCHE’ chiedere di censurare una trasmissione? Le cose che non mi piacciono, o convincono, semplicemente non le guardo: perché togliere a qualcun altro una cosa che ama? Mia madre, anzianotta, ama la sua trasmissione. Mi ha chiamata in lacrime all’idea che gliela tolgano/cambino.
    E io non capisco gli accanimenti.
    MAI.

  6. William Marchetto ha detto:

    il fatto è che il canone RAi, grazie al quale Zapping va in onda,non è pagato dai soli ascoltatori di destra, quindi Forbice non ha alcun diritto di censurare una parte politica, cosa che invece regolarmente fa. Inoltre mi pare assai strano che gli ascoltatori di Zapping, che intervengono in trasmissione, sianopiù o meno sempre gli stessi: ci sono due avvocati, Nicoletti e Tomassetti, che intervengono SEMPRE, con discorsi lunghissimi, strano no ?
    Eppure quello che dico è facilmente dimostrabile, provate a campionare i nomi sui file MP3 e vedrete…
    Sapete piuttosto perchè Forbice sia stato silurato ? non conduce più Zapping.

  7. gianlucalbanese ha detto:

    @erica Guarda che io non ho mai chiesto di censurare Forbice (come lui censura gli ascoltatori); ho solo spiegato perchè non mi piaceva la formula dello Zapping “forbiciano” e mi pare che William abbia dato un interessante contributo a tale proposito. Ora, un mio amico che ascolta sempre il programma mi ha detto che Forbice sta facendo passare il messaggio in virtù del quale sarebbe stato epurato per via della crociata contro gli elevati costi della politica. Sarà. Io credo che il nuovo conduttore non lo farà rimpiangere, specie se riporterà il programma a quel momento di dialogo partecipato con gli ascoltatori che era una volta.

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