Futuro roseo parte II

Manuele è mio nipote. Il prossimo 30 settembre compirà quattro anni. Vive in provincia di Cuneo insieme a mia sorella (sua madre), mio cognato, il fratellino Vittorio e tra un mesetto e mezzo accoglierà la sorellina.
In questi giorni sta trascorrendo un periodo di vacanza al mare, nella Locride. Lo spirito di osservazione non gli manca, e ieri ha rivolto a mia sorella alcune domande che devono farci riflettere:

«Mamma, perchè qua parcheggiano con la macchina sul marciapiede?»
«Mamma perchè qua guidano parlando al telefonino?»
«Mamma, perchè c’è quella carta per terra in strada e nessuno la butta?».

Semplicemente disarmante. Forse la scelta di far crescere lui e i suoi fratelli al Nord non è stata poi così sbagliata. E lo dico io che ho sempre vissuto a Siderno, pur avendo viaggiato parecchio (nelle capitali europee, non nei villaggi Valtur) ed essendomi sempre confrontato con persone di culture, Paesi ed etnie diverse. C’è ancora parecchio da fare qui. E non do tutti i torti a quel mio amico che vive in Emilia e aveva accarezzato l’ipotesi di tornare nella Locride. Una volta appresi certi episodi ed aver ascoltato alcune testimonianze, ha fatto una battuta molto amara, ma terribilmente veritiera: «Tornare giù? Sì, in Trentino…».

Meditate, gente, meditate.

7 Responses to Futuro roseo parte II

  1. Pietro ha detto:

    “«Mamma, perchè qua parcheggiano con la macchina sul marciapiede?»
    «Mamma perchè qua guidano parlando al telefonino?»
    «Mamma, perchè c’è quella carta per terra in strada e nessuno la butta?».”

    …questo simpaticissimo “tizio” fà troppe domande…bisogna rispedirlo a Cuneo…

  2. marianna ha detto:

    e tua sorella cos’ha risposto?

  3. gianlucalbanese ha detto:

    Credo che mia sorella sia rimasta basita. Del resto, millenni di arretratezza rispetto al resto d’Europa non si possono riassumere in breve e farli capire a un bambino di tre anni e mezzo. Credo che la migliore risposta sia nell’educazione “piemontese” e nella mentalità europea che sta trasmettendo ai figli. Sembra poco, ma è già un buon punto di partenza.

  4. Virginia ha detto:

    Potresti tentare di recuperare, o almeno di salvare la faccia con tuo nipote, facendogli un discorso imperniato sulla differenza tra uomini d’amore ( noi del sud, che per amore della nostra macchina ce la porteremmo a casa se imparasse a salire non solo sul marciapiede ma anche su per le scale, per amore del selciato buttiamo carte a terra, così la pavimentazione si preserva meglio, per amore della comunicazione ci dormiamo perfino col telefonino) e gli uomini di libertà che sono ligi a regole e doveri…ma diciamo la verità, si divertono molto meno!
    Puoi prendere spunto da questo pezzo di De Crescenzo:

    http://it.youtube.com/watch?v=NIqHJSDY3S8

    Non sono sicurissima che lo convincerai, ma insomma, almeno provaci!

    P.S. Che bei nipotini che hai! 🙂

  5. informamente ha detto:

    che bello quel pupo! mi ricorda mio fratello.
    quando “il mio bambino” inizia a farmi domande strane, tipo chi è Dio o perché vado sempre a lavorare invece di stare a parlare con lui, o quando mi chiede perché la gente muore e perché altra gente invece la uccide, io cerco di dirgli la verità nel modo più semplice che riesco a trovare. ma non è per niente facile!
    non è facile spiegare ai bambini che non è tuto bello, che non c’è solo gente che gli vuol bene e che il mondo purtroppo è popolato anche da XXXXXX, che abbondano soprattutto dalle nostre parti.
    è giusto far crescere un bambino, quindi un essere “pulito” in un mondo sporco? ecco un’altra domanda a cui non mi so dare una risposta.
    baciami i pupi, mi piacerebbe tanto conoscerli!

  6. Max Reale ha detto:

    Immagino quando vedra’ il tamarro di turno che si ferma a parlare col braccio di fuori dal finestrino in mezzo ad un incrocio, bloccando tutta la circolazione stradale….

  7. Anna Villani ha detto:

    ma che bel nipotino. I piccoli notano quello che sfugge agli adulti.

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