Pessimo gusto

giugno 30, 2008

Nessun riferimento al tempio della buona cucina, per carità. Mi riferisco, invece, a quanto accaduto un’oretta fa in piazza Portosalvo a Siderno, teatro della seconda edizione della Notte Bianconera, in cui il club doc dei tifosi juventini ha insignito l’attaccante Vincenzo Iaquinta del “Marinaio d’oro”. Bella serata, bella manifestazione. Sul palco,però, c’era anche un talentuoso imitatore e cabarettista, tale Gennaro Calabrese, dimostratosi questa sera tanto bravo nelle imitazioni, quanto inopportuno in alcune sue sortite. Volente un esempio? Ve ne do due. Nell’alzarsi e avvicinarsi al pubblico, rivolge le terga verso quelli seduti sul palco e dice «scusatemi se ancora una volta vi faccio vedere la faccia di Prodi». Sì, avete capito bene, neanche al Bagaglino erano mai scesi così in basso. Una vera e propria battutaccia, fatta in un contesto in cui la satira politica, a maggior ragione quella pecoreccia, c’entrava come i cavoli a merenda. Poi, nell’imitare Roberto Mancini: «Sì, perchè per avere una squadra vincente bisogna tirare fuori gli attributi, ci vogliono i coglioni, e all’Inter hai voglia di coglioni, ne abbiamo in abbondanza, tanto che non vinciamo mai niente». Ora, a parte la battuta anacronistica (giunge dopo la conquista del secondo scudetto consecutivo dell’Inter) l’ho trovata, da tifoso juventino, di pessimo gusto. Era dai tempi degli Squallor che non sentivo battute del genere. E, lo devo ammettere, durante l’esibizione di Calabrese mi sono sentito poco orgoglioso di essere juventino. Già, perche lo stile Juventus, ammesso che ancora ci sia, mal si concilia con questo tipo di umorismo.